“Il Governo Draghi prima e Meloni poi hanno imposto un prelievo sui profitti dei commercianti di energia e in parallelo pure su quelli dei produttori dell’energia da Fotovoltaico. Il prelievo viene applicato da febbraio a dicembre 2022 ed è stato prorogato al 30 giugno 2023. In pratica, al netto di una franchigia di 58 euro/mwh frutto di una media aritmetica dei valori di mercato degli ultimi 10 anni, tutto quello che l’Operatore prende dal mercato, deve essere versato in un fondo dedicato presso ARERA/Ministero. Cambiare le regole a progetti in corso ed investimenti già fati crea distorsioni che lo stato non dovrebbe provocare. Chi vende a GSE, quest’ultimo trattiene alla fonte, chi vende a Trader deve versare la differenza successivamente, avendo dichiarato ad agosto 2022 al GSE a chi vendeva l’energia.”
Così Corrado Martinangelo Presidente di #agrocepi.
“E’ palese la difformità di trattamento rispetto alle altri fonti rinnovabili, agli altri settori energetici (gas). Se solidarietà deve essere , sia spalmata a tutti i tipi di extraprofitti e proporzionata di conseguenza. Almeno si distinguano le imprese agricole ai grandi gruppi.”
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