Il presidente Nazionale Agrocepi, Corrado Martinangelo, ha scritto al Ministro delle politiche agricole, Teresa Bellanova, al Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, al Presidente Paolo De Castro e all’ Onorevole Susanna Cenni, per chiedere loro di considerare una serie di questioni e proposte elaborate da Agrocepi che impattano sull’ attuale momento storico caratterizzato dall’ emergenza COVID-19 e da tutto quello che questa comporta anche dal punto di vista economico per l’Agroalimentare.
Per quel che riguarda il credito, si chiede di intervenire in sede di conversione del Decreto Liquidità, inserendo una norma che disponga una deroga a tutte le vigenti norme bancarie per i prestiti stabiliti dallo stesso decreto; superare per le garanzie, a partire da Ismea, il vincolo degli aiuti de minimis e prevedere un allungamento dei 6 anni per la restituzione dei prestiti, consentire l’ applicazione di tale interventi anche per i progetti di filiera, che hanno in essere sostegni di finanza agevolata di Cassa depositi e prestiti; per il futuro sarebbe auspicabile un unico FONDO DI GARANZIA AGROALIMENTARE INTEGRATO coordinato da Ismea , che inglobi per il settore, le competenze di Mcc e Sace;
Per quel che riguarda il fisco, si chiede un credito di imposta coronavirus pari al 25% per le imposte Irpef, Ires e contributi previdenziali da versare nel 2020 per il 2019; dopo la fine dell’emergenza, si chiede strutturare un fisco incentivante per le aggregazioni di imprese del FOOD ITALY (produttori, trasformatori, horeca, ristorazione, GDO).
Per quel che riguarda incentivi e provvedimenti di ristoro a fondo perduto per chi ha ridotto il fatturato a causa del COVID-19, certamente necessari, si chiede di guardare oltre con i Programmi comunitari (2021- 2027). In tale direzione, proprio con il FEASR e i piani di sviluppo rurale (2021-2027), dare impulso a programmi territoriali per l’ AGROECOLOGIA , che vadano oltre la mera sostenibilità ambientale, con marchi innovativi utili anche alla grande distribuzione e prevedere l’ammortamento del fondo perduto per i progetti di investimento, 70% per il sud; 40% per centro e nord.
Sul pacchetto di aiuti straordinari per l’ Agricoltura approvato dalla Commissione europea, chiediamo un’azione di coordinamento dello Stato con le Regioni in modo che, con le risorse ancora disponibili negli attuali piani di sviluppo rurale, si possa in via prioritaria assegnare i contributi a fondo perduto alle aziende agricole come ristoro, a partire da quelle più colpite, dal settore vitivinicolo, ortofrutta, lattiero caseario , florovivaismo.