In Calabria sono già presenti i distretti rurali e agroalimentari riconosciuti e gli stessi potrebbero partecipare al bando nazionale sui distretti del Cibo (che ricordiamo finanziano interventi come i contratti di filiera e quindi nel futuro da modificare).
La Regione Calabria, con una nuova delibera, probabilmente vuole allargare gli ambiti territoriali. A seguire la nostra posizione in merito alla questione.
Premesso che le risorse nazionali sono molte limitate l’Ente Regionale potrebbe lavorare a:
1) definire, per distretti territoriali omogenei, le Reti interdistrettuali del cibo (cioè più distretti insieme) che partecipano in modo unitario al bando ministeriale;
2) proporre, con Accordo di Programma alle Regioni del Sud, il Distretto interregionale della Dieta Mediterranea quale Distretto del cibo per il Sud;
3) come azione locale, stabilire e definire se si intraprende la strada di più distretti comunque, per evitare che siano solo l’ennesima sovrapposizione di strumenti (vedi Gal) e fare in modo che rappresentino un’occasione per integrare varie realtà, che la Regione per il prossimo PSR assuma l’ orientamento di misure speciali per i Distretti e le filiere nonché che determini incentivi fiscali per le imprese dei distretti in accordo con il Governo anche allargando le Zes a questi territori.
Ricordiamo che la Regione ancora non ha cofinanziato i contratti di filiera nazionale e che gli stessi sono una grande opportunità per la crescita del nostro territorio.